Metamorfosi dell'iconografia nell'artedi Francesco Guadagnuolo |
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Nel pregiato volume “Metamorfosi dell’iconografia
nell’arte di Francesco Guadagnuolo” con le poesie di Karol Wojtyla
(di 520 pagine), Francesco Guadagnuolo ripercorre il Pontificato di
Giovanni Paolo II, da cui l’artista aveva meritato particolare stima
personale e di cui si è fatto “cantore” sia delle opere letterarie
sia del suo drammatico percorso di sofferenze e di universale esemplarità
negli ultimi anni. Con la sua capacità espressiva, l’artista interpreta, tutti i contrasti, le ansie, i timori di un artista-cristiano e di un secolo, il Novecento. Le opere, la storia personale, la documentazione degli eventi e le conoscenze di personaggi che hanno distinto il cammino di un artista giunto a un vivo contatto con la cultura, con l’arte e la storia europea e d’oltreoceano, costituiscono il contenuto di questo ampio tomo. Si legge in un saggio di Mons. Sante Montanaro che è stato Segretario della Pontificia Commissione dell’Arte Sacra: ”Nel gruppo degli artisti più fedeli ho trovato Francesco Guadagnuolo, un pittore il quale, con più continuità, da circa trent’anni, da quando, cioè, l’ho conosciuto, ha speso i suoi non pochi talenti e, con una profonda preparazione culturale che si è dimostrata andare dall’arte all’estetica filosofica, dall’antropologia e dalla sociologia alla teologia, ha seriamente lavorato nel campo della Chiesa e dell’arte sacra per il popolo. Non c’è stato avvenimento religioso, importante celebrazione della Chiesa, Enciclica o Lettera apostolica, Anno Santo o Anno Mariano, in cui il caro e colto Francesco Guadagnuolo non abbia lasciato il suo segno, non abbia dato il suo contributo di nuove idee e di nuovi contenuti, non abbia tentato di lanciarsi nel futuro attraverso linguaggi nuovi nel risultato formale e iconografico”. La pubblicazione, infatti, esce in occasione della beatificazione di Papa Karol Wojtyla del 1 maggio 2011, non è solo una monografia d’arte, ma è un ripercorrere i trent’anni della carriera artistica di Guadagnuolo e il Pontificato del grande Papa Giovanni Paolo II, un arco di vita culturale-storica-politica-letteraria travagliata e vissuta da innumerevoli tragedie dell’umanità raccontata in circa mille tavole e fotografie che ci porta a visitare un’arte che libera emozioni nella ricerca del vero, ed esprime aspirazioni di salvezza attraverso un’iconografia moderna. I lavori di Francesco Guadagnuolo negli anni sono divenuti motivo d’interesse culturale e sociale. Le tematiche affrontate nella sua attività artistica, dalla religione alla politica, dalla poesia alla musica, dal cinema alla scienza, assecondano nell’intimo le aspirazioni di coloro che si avvicinano al suo stile. L’opera e la vita dell’artista testimoniano l’impulso creativo di una personalità che interagisce col contesto culturale, e non disdegna la cronaca, ma soprattutto ricerca un confronto con gli eventi storici contemporanei. Potremmo dire, coscienza di una nuova nascita dell’essere, che redima un’umanità in declino, il neo-umanesimo di un artista, la cui attività comprende i sensi più genuini e intimi della vita. Nasce così un libro fuori dall’ordinario, che fa il punto sulle opere e sul pensiero dell’artista, contribuendo alla comprensione della vicenda artistico-culturale italiana del Novecento. Saggi critici, artistici, storici, sociologici, filosofico-teologici, che compongono il corposo volume, si accordano in un linguaggio preciso ed idoneo. La figura di Francesco Guadagnuolo ne esce messa in luce nei suoi molteplici aspetti. Il suo impegno è rivolto alla difesa dei valori umani, in un mondo dove i capisaldi del vivere civile sono in crisi. Egli dà voce alla problematicità della condizione umana, mirando alla liberazione dal senso d’inquietudine che spesso l’uomo del nostro tempo avverte. I caratteri di questa crisi vengono osservati nell’intento di prendere coscienza dei propri limiti, alla ricerca di un fondamento etico universale. Sullo sfondo è l’energico dialogo radicato nell’evolversi dell’esistenza che Francesco Guadagnuolo incorpora nelle immagini e nelle tematiche più profonde, per immergerci in un mondo realmente umano ma che tenda all’alto. Scrive nella prefazione il Cardinale Fiorenzo Angelini “Senza soffermarmi su tematiche particolari, vorrei sottolineare tra i meriti di Francesco Guadagnuolo quello di aver compreso e tradotto in produzione artistica il concetto di arte sacra, che il Concilio Vaticano II, nella Costituzione sulla Sacra Liturgia, considera il “vertice” sia delle arti liberali sia dell’arte religiosa (Sacrosanctum Concilium, 122). Senza dubbio, ogni epoca della storia cristiana, ha una sua arte sacra. Francesco Guadagnuolo ha intuito e illustrato lo stretto rapporto tra la religiosità del nostro tempo e un’arte che ne interpreti istanze, inquietudini, problematiche e attese, modernizzando la tradizione classica: così pure un’arte che risponda alle esigenze del nuovo clima culturale e massmediale nel difficile evolversi dei tempi. Mi riferisco alle originali intuizioni della sua ricerca sull’interdisciplinarietà artistica e sui rapporti dell’arte con la letteratura, la musica, il cinema, la scienza e la matematica, discipline tutte che in vario modo interagiscono e possono sembrare complesse, ma vengono risolte da Guadagnuolo con semplicità: l’artista indaga in tal modo la grande armonia di fondo del mondo. Egli, adotta per così dire procedure realistiche-astratto-informali e potrebbe dare l’impressione di una divaricazione poetica nel momento in cui accentua la componente figurativa nelle sue opere: i moventi stilistici, al contrario, si mostrano connessi senza alcuna contraddizione per la ragione che operano cogliendo i tempi di una realtà trascesa, che l’artista fa interagire nella dimensione spazio-temporale pittorica con variazioni segniche ricche di energie e di cromatismi personali. E bene ha fatto, in questa pubblicazione, non ad affidarsi ad autopresentazioni, bensì a lasciare la parola ad esperti conoscitori dell’arte, primi tra tutti al compianto Mons. Giovanni Fallani e al filosofo Rosario Assunto, che gli hanno dedicato amicizia e lusinghieri saggi. Ogni capitolo di questo volume è arricchito da una poesia di Papa Giovanni Paolo II (Karol Wojtyla sotto lo pseudonimo di Andrzej Jawien). Siamo in presenza di un cammino profondo che esalta l’esistenza umana. Tra l’estetica e gli stati emozionali Guadagnuolo incorpora le immagini e le tematiche, perfettamente sintonizzate con la poesia del grande Pontefice, per poterne meglio cogliere l’infinito mistero e per farci sentire l’amore e la speranza di una vita ricca di valori”. |
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